venerdì 24 aprile 2020

NEL MIO LIBRO, TUTTO IL MIO AMORE PER BOLOGNA



L'amore per Bologna, la curiosità per la ricerca che mi ha da sempre accompagnato in tutta la mia carriera accademica, la voglia di raccontare quelle verità nascoste che a volte si celano dietro una certa "storiografia ufficiale", che fa fatica ad accettare una versione diversa, una versione che non sia quella dell'ortodossia già da tutti celebrata e riconosciuta.
A ben pensarci, forse il mio libro è tutto qui; ad indagare sulle origini di una città affascinante e mai del tutto svelata come è Bologna, che ha attraversato i secoli e le ambasce della sua gente, intatta e forse persino indifferente, tra le pietre ormai lise dei suoi antichi palazzi, nel dedalo dei suoi  fiumi e dei suoi canali sotterranei, negli anni della sua opulenza e in quelli  della sua disperazione. Comunque sia, un capolavoro di idraulica ed urbanistica, a memoria nostra e delle genti che verranno.

Da accademico di lungo corso, non mi spaventano certo le sfide con l'ignoto e vorrei dire che l'età e i capelli bianchi aiutano persino, a non tirarsi indietro da una contesa !  

Ecco  perchè proverò a raccontarvi in queste pagine una storia un pò diversa da quella che forse già conoscete, una storia da alcuni rinnegata e osteggiata, ma che nondimeno rimane intatta nel fascino delicato del suo mistero."

DI COSA PARLA IL LIBRO
<<La ragione della particolare collocazione delle quattro croci fissate su colonne romane, rappresentava certamente un’incognita interessante...">>

E' questo l'enigma iniziale del volume, che subito trasforma il lettore in una sorta di "investigatore letterario". D’altra parte, come ci ricorda l'autore,  non è stata trovata la Felsina fondata, l’antica urbe poi diventata la Bononia romana. Identificando i siti delle croci con quelli degli antichi limites etruschi, già sostituiti dai romani e riconsacrati dai cristiani, si ricostruisce univocamente l’antica urbe bolognese, che appare un capolavoro di idraulica e di urbanistica cosmica e geometrica. 
Si individua anche l’area della fiera sacra, ancora totalmente sconosciuta, ma necessaria alla capitale di una dodecapoli. Allargando lo sguardo, si analizza la storia e la religione degli Etruschi e dei Filistei ascoltando gli stessi Etruschi, gli antichi Greci e i moderni glottologi. Si completa l’opera analizzando, alla luce della storia del culto cosmico e delle leggi della meccanica, due originali limites bolognesi che appaiono essere una splendida coppia di colonne cosmiche.

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